Non è più l'adobe di una volta


Mi sono accorto che non lavoro più seriamente con la suite Adobe.

Per il web design uso Affinity ormai da anni, Figma quando serve prototipare.

Per uno che ha cominciato con i prodotti Macromedia è almeno il secondo passaggio di testimone a cui assisto, ammesso che questo lo sia.

Mi sono appassionato ad Affinity per la filosofia di fondo che mi ricordava molto da vicino Fireworks, un prodotto della Macromedia destinato alla progettazione grafica per il mondo digitale e che una volta comprato da Adobe venne dismesso in favore di PS e AI (la stessa acquisizione ha fatto naufragare Freehand in favore di Indesign).

Facciamo una premessa generale: Il lavoro di progettazione grafica negli ultimi 20 anni non è cambiato radicalmente nonostante che il 3d si sia preso una bella fetta di spazio, questo ha influito tanto per il settore audiovisivo e relativamente poco nel lavoro grafico di chi crea per il web e la carta stampata.

Chi come me lavorava nel 2006 ricorda l'avvento di Photoshop CS3 con tutta una serie di funzioni create ad hoc per i web designer. Negli anni successivi ricordo Lightroom per chi faceva fotografia, l'introduzione della multipagina in illustrator con gli strumenti vettoriali avanzati, l'uso della scheda grafica per migliorare l'esperienza utente... Tutte cose indubbiamente carine e utili che giustificavano il costo del software. Con il tempo le cose hanno cominciato a prendere una piega strana. I rilasci praticamente annuali introducevano funzionalità surreali (la gestione di oggetti 3d...) e come conseguenza il software diventava sempre più pesante e lento. Nel 2006 la suite cs3 viaggiava decentemente con una manciata di Gb di ram, nel 2023 PS necessita, per lavorare decentemente, di 32 e anche in questo caso i rallentamenti sono frequenti. Soprattutto se, da web designer, si lavora con PS e AI aperti contemporaneamente. Nel 2006 non esisteva il problema prestazionale di PS, oggi esiste eccome. In definitiva mi sono trovato qualche anno fa ad installare programmi pachidermici e lentissimi con interfacce sempre più complesse solo per un unico motivo: lo standard di fatto.

Quello è rimasto il motivo per cui utilizzo raramente adobe anche adesso (oltre a certe funzioni vettoriali di AI che in alcuni casi possono tornare utili).

Affinity è stata un tentativo di trovare alternative snelle e funzionali alla "situazione Adobe" e non è andata subito bene.

L'interfaccia e la logica di fondo è sempre stata un punto forte, vettori e raster gestiti in un unico ambiente sono una scelta che semplifica il mio lavoro. Punto. Il problema fondamentale è stata l'affidabilità: Affinity Designer crashava, in certi casi emergevano dei bug gravi che corrompevano l'area di lavoro...Tutta roba da fumo dalle orecchie. E si parla del 2017. Il tutto è progressivamente migliorato ed è arrivato il momento in cui ho cominciato a utilizzarlo professionalmente.

Ed eccomi qua nel 2023 a rendermi conto che in pratica non uso più adobe se non per problemi di "standard di fatto".